Area Science Park di Trieste, ente diversamente trasparente

di Franco Mostacci
pubblicato sul Foglietto della Ricerca

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E’ incredibile come in Italia le medesime prescrizioni di una legge possano trovare applicazione in innumerevoli forme diverse. E’ quanto sta accadendo con il D.Lgs 33/2013, che riguarda gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.

Al Consorzio per l’Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste, l’ente di ricerca senza ricercatori, ai più noto come Science Park, hanno interpretato a modo loro l’adempimento normativo.

La sezione ‘Amministrazione trasparente’ è fatta a regola d’arte secondo lo standard previsto dal legislatore e i contenuti non mancano.

Ad esempio, del professor Adriano De Maio, attuale presidente di Science Park, subentrato nel 2012 a Corrado Clini, divenuto ministro dell’ambiente del governo Monti, si può leggere il decreto di nomina del Miur, il curriculum vitae, la dichiarazione patrimoniale e reddituale, la dichiarazione di diniego alla pubblicazione per coniuge o parenti, cariche, incarichi, compensi (incluse le indennità, i gettoni e viaggi a spese dell’ente). A dire il vero, mancano le dichiarazioni di insussistenza delle cause di inconferibilità/incompatibilità degli incarichi previste dal D.Lgs 39/2013, ma è una lacuna che, ci auguriamo, sarà presto colmata.

Si rimane, però, stupefatti quando, volendo leggere il Piano triennale di prevenzione della corruzione 2013-2016 (in prima applicazione) o il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2014-2016, viene richiesta un’utenza e una password, senza le quali il documento non è visionabile.

Anche in questo caso, per far rimuovere questa anomalìa, non resta che avviare una richiesta di ‘accesso civico’ al responsabile della trasparenza, il direttore generale Enzo Moi, in scadenza il 28 febbraio. Se entro 30 giorni non dovesse pervenire risposta, si potrà chiedere l’intervento del titolare del potere sostitutivo, che, paradossalmente, è lo stesso Enzo Moi.

Come accaduto per altri enti di ricerca, di cui ci siamo già occupati, anche Science Park può a pieno diritto fregiarsi del titolo di ente ‘diversamente trasparente’.

La replica dell’Area Science Park

Gentile redazione,

in riferimento all’articolo Area Science Park di Trieste, ente ‘diversamente trasparente’ a firma di Franco Mostacci, volevamo segnalarvi che il problema sollevato rispetto alla limitazione di accesso alle pagine relative a piano anticorruzione e programma trasparenza sul nostro sito abbiamo verificato dipendere dal tipo di browser utilizzato: si accede senza restrizioni con explorer, mentre problemi sussistono con chrome e mozilla. Stiamo provvedendo ad ovviare all’inconveniente. Apprezziamo il vostro lavoro di sentinella della PA e pertanto grazie della segnalazione.Cordialmente

Leo Brattoli – Capo Ufficio Stampa

La controreplica del Foglietto

Pubblichiamo con piacere la precisazione del Capo Ufficio Stampa, giunta in redazione in tempo reale. Come abbiamo avuto modo di sottolineare nel nostro articolo, in tema di “trasparenza” l’Area Science Park di Trieste può ritenersi all’avanguardia nel comparto della ricerca.Tale lodevole primato rischiava, quindi, di essere offuscato dall’inconveniente da noi segnalato, che peraltro è stato prontamente risolto. (F.M.)

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