(aggiornato il 18 marzo 2025)
Gennaio 2025

Debito delle amministrazioni pubbliche, conto tesoreria e pagamenti ai fondi salva-stati (milioni di euro e valori percentuali)
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Andamento dello stock di debito pubblico e liquidità disponibile del Tesoro (milioni di euro)
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A gennaio il debito pubblico è risalito a 2.980,5 miliardi di euro, 15 in più dello scorso mese.
Il fabbisogno della pubblica amministrazione è negativo per quasi 3 miliardi di euro, un ammontare in linea con quello di gennaio 2024.
Il livello della liquidità di tesoreria è salito a 50 miliardi, con l’obiettivo di ricostituire scorte di liquidità, che consentono maggiori margini di manovra.
Il Piano strutturale di bilancio dello scorso settembre ha fissato a 3.096 miliardi di euro il target del debito pubblico per il 2025 (linea nera tratteggiata).
Sulla base dei dati preliminari di febbraio del fabbisogno dello Stato (-18,7 miliardi) e della gestione della liquidità (26,3 miliardi in più) è possibile anticipare che a febbraio 2025 il debito pubblico balzerà a 3.025 miliardi di euro, il valore più alto di sempre.
Nel mese di gennaio la Banca d’Italia ha ridotto di oltre 3 miliardi di euro il portafoglio di titoli di stato, raggiungendo una quota del 25,3% del totale, la quota più bassa da novembre 2020. Continuano a salire i titoli posseduti da investitori esteri (31%, 772 miliardi), mentre scende al 14,8% quella degli investitori privati italiani (368 miliardi).
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Dicembre 2024
Debito delle amministrazioni pubbliche, conto tesoreria e pagamenti ai fondi salva-stati – 2023-2024 (milioni di euro e valori percentuali)

Andamento dello stock di debito pubblico e liquidità disponibile del Tesoro (milioni di euro)

Il 2024 si chiude con 2.966 miliardi di euro di debito pubblico, 8 in meno di quanto previsto nel Piano strutturale di bilancio dello scorso autunno.
Rispetto al 2023 lo stock di debito pubblico si è incrementato di 97 miliardi (+3,4%), buona parte dovuti al pagamento degli interessi.
Se il Pil (nominale) fosse aumentato nel 2024 in linea con le previsioni (+2,9% rispetto al 2023), il rapporto debito/Pil sarebbe di 135,2%, in aumento rispetto al 134,8% dello scorso anno, ma meno di quanto ipotizzato.
Solo con la diffusione dei Conti Nazionali 2024 (il prossimo 3 marzo), sarà possibile capire quanto del minor debito realizzato sia dovuto a un indebitamento inferiore al previsto e quanto ai flussi finanziari (raccordo disavanzo-debito).
Il maggior fabbisogno è stato per lo più coperto con l’emissione di titoli a medio lungo-termine, che formano ormai quasi l’80% del debito complessivo. I prestiti ricevuti dalle istituzioni europee (programma Sure e Pnrr) a fine anno erano 103 miliardi (15 in più dell’anno precedente).
Gli scarti di emissione (differenza tra il valore nominale dei titoli a medio-lungo termine e prezzo di collocamento) e la rivalutazione dei titoli indicizzati sono stati negativi per quasi 4 miliardi.
Il fabbisogno della pubblica amministrazione è stato di 106 miliardi di euro (16 più del 2023), interamente dovuto al disavanzo dello Stato centrale, in quanto gli enti locali e previdenziali hanno chiuso in avanzo di 2,6 miliardi.
Le dismissioni mobiliari hanno procurato un incasso di oltre 3 miliardi nel 2024.
La liquidità del Tesoro a fine anno è di 37,6 miliardi di euro, 12 in meno dell’anno precedente, un fattore determinante per contenere a fine anno il debito pubblico. Nel mese di gennaio 2025 la riserva monetaria disponibile è poi nuovamente aumentata [1].
In lieve calo di 1,6 miliardi la quota di partecipazione ai finanziamenti internazionali (prestito alla Grecia, Efsf, Esm), ma si tratta pur sempre di quasi 56 miliardi di euro.
Nel mese di dicembre la Banca d’Italia ha diminuito di 12 miliardi di euro il portafoglio di titoli di stato, scendendo al 25,6% del totale. In ripresa al 30,8% i titoli posseduti da investitori esteri (771 miliardi), mentre è stabile al 14,9% la quota degli investitori privati italiani (374 miliardi).

Titoli di Stato prima e dopo il Quantitative Easing per settore detentore (composizione percentuale)
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A marzo 2015 Sistema delle Banche centrali varò un programma straordinario di acquisti di titoli di debito pubblico, il Quantitative Easing (QE), che si è concluso a fine 2018 e da allora sono stati solo riacquistati i titoli in scadenza. Nel 2020 è stato poi attuato un Piano di acquisti per l’emergenza pandemica (Pepp), terminato nel 2022. Rispetto a febbraio 2015 (prima dell’inizio del QE), la Banca d’Italia ha comprato titoli di Stato aggiuntivi per 535 miliardi di euro, passando da 102 miliardi (5,6% del totale) a 637 miliardi (29%). Nel 2024, ha però ridotto il proprio impegno di oltre 50 miliardi di euro il 3,4% in meno in termini di quota. Parallelamente si è ridotta la quota posseduta dagli istituti di credito (dal 22,4% al 14,9%); dalle altre istituzioni finanziarie (dal 20,5% al 13,7%) dagli investitori esteri (dal 39,1% al 31%). Questi ultimi, però, in forte recupero nell’ultimo anno (la quota era il 27,4% alla fine del 2023). Grazie ai collocamenti dedicati ai piccoli risparmiatori, gli acquisti provenienti dagli investitori privati continuano a crescere. Dopo aver toccato il punto minimo del 6,3% a marzo 2022 (145 miliardi di euro) è salito al 14,8% a dicembre 2024 (368 miliardi di euro), al di sopra della quota detenuta prima del QE.
[1] A gennaio 2025 la liquidità è salita a 48,7 miliardi di euro, con un aumento di 12 miliardi. Tenuto conto del fabbisogno (-5,4 miliardi) il debito pubblico dovrebbe essere tornato a crescere (2.984 miliardi di euro).
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Novembre 2024
Debito delle amministrazioni pubbliche, conto tesoreria e pagamenti ai fondi salva-stati (milioni di euro e valori percentuali)
Andamento dello stock di debito pubblico e liquidità disponibile del Tesoro (milioni di euro)
A novembre il debito pubblico ha superato per la prima volta i tremila miliardi di euro, 24 in più del precedente mese.
Il fabbisogno della pubblica amministrazione cumulato da inizio anno è di 119 miliardi di euro, 28 in più del 2023, tutti attribuibili allo Stato centrale, mentre le pubbliche amministrazioni locali e gli enti previdenziali registrano un leggero surplus.
La liquidità di tesoreria sale a 64miliardi, 24 in più della scorta accantonata lo scorso anno.
Il Piano strutturale di bilancio ha fissato il target del debito pubblico per il 2024 al 135,8% del Pil nominale, che corrispondono a circa 2.973 miliardi di euro (linea nera tratteggiata).
Sulla base dei dati preliminari di dicembre del fabbisogno dello Stato (+8 miliardi) e della gestione della liquidità (-26 miliardi) è possibile anticipare che a fine 2024 il debito pubblico chiude a 2.970 miliardi, 3 in meno del previsto. Il risultato è stato possibile solo grazie alla riduzione nell’anno di 12,4 miliardi dello stock di liquidità.
Nel mese di novembre la Banca d’Italia ha diminuito di 5 miliardi di euro il portafoglio di titoli di stato, scendendo al 25,9% del totale. In ripresa i titoli posseduti da investitori esteri (30,4%, 760 miliardi), mentre si stabilizza al 15% la quota degli investitori privati italiani (374 miliardi).
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Ottobre 2024
Debito delle amministrazioni pubbliche, conto tesoreria e pagamenti ai fondi salva-stati (milioni di euro e valori percentuali)
Andamento dello stock di debito pubblico e liquidità disponibile del Tesoro (milioni di euro)
A ottobre il debito pubblico ha superato i 2.980 miliardi di euro, quasi venti in più del precedente mese.
Il fabbisogno della pubblica amministrazione cumulato da inizio anno è di 125 miliardi di euro, 33 in più del 2023, di cui 117 attribuibili allo Stato centrale,e quasi 8 al le pubbliche amministrazioni locali e gli enti previdenziali.
La liquidità di tesoreria sale a 43 miliardi, 9 in meno della scorta accantonata lo scorso anno.
Il Piano strutturale di bilancio ha fissato il target del debito pubblico per il 2024 al 135,8% del Pil nominale, che corrispondono a circa 2.973 miliardi di euro (linea nera tratteggiata) e l’obiettivo sembra già superato.
Sulla base dei dati preliminari del fabbisogno dello Stato (-5,1 miliardi) e della gestione della liquidità (in aumento di 21 miliardi) è possibile anticipare che a novembre 2024 il debito pubblico ha superato per la prima volta i tremila miliardi (ma dovrebbe poi riscendere a fine anno).
Nel mese di ottobre la Banca d’Italia ha diminuito di 2,5 miliardi di euro il portafoglio di titoli di stato, scendendo al 26,2% del totale. In ripresa i titoli posseduti da investitori esteri (30,1%, 747 miliardi), mentre si stabilizza al 15% la quota degli investitori privati italiani (372 miliardi).
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Settembre 2024
Debito delle amministrazioni pubbliche, conto tesoreria e pagamenti ai fondi salva-stati (milioni di euro e valori percentuali)
Andamento dello stock di debito pubblico e liquidità disponibile del Tesoro (milioni di euro)
A settembre il debito pubblico tocca i 2.962 miliardi di euro, praticamente invariato rispetto allo scorso mese.
Il fabbisogno della pubblica amministrazione cumulato da inizio anno sfiora e 100 miliardi di euro, 8 in più del 2023, tutti attribuibili allo Stato centrale, mentre le pubbliche amministrazioni locali e gli enti previdenziali sono in avanzo per 1,3 miliardi.
La liquidità di tesoreria si riduce a 40 miliardi, 8 in più della scorta accantonata lo scorso anno.
Il Piano strutturale di bilancio ha fissato il target del debito pubblico per il 2024 al 135,8% del Pil nominale, che corrispondono a circa 2.973 miliardi di euro (linea nera tratteggiata) e l’obiettivo sembra già superato.
Infatti, sulla base dei dati preliminari del fabbisogno dello Stato (-17 miliardi) e della gestione della liquidità (in aumento di 2,6 miliardi) è possibile anticipare che a ottobre 2024 il debito pubblico dovrebbe superare i 2.980 miliardi.
Nel mese di settembre la Banca d’Italia ha diminuito di 8,5 miliardi di euro il portafoglio di titoli di stato, scendendo al 26,5% del totale. In ripresa i titoli posseduti da investitori esteri (29,6%, 735 miliardi), mentre si stabilizza la quota degli investitori privati italiani che è pari al 15% (370 miliardi).
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Agosto 2024
Debito delle amministrazioni pubbliche, conto tesoreria e pagamenti ai fondi salva-stati (milioni di euro e valori percentuali)
Andamento dello stock di debito pubblico e liquidità disponibile del Tesoro (milioni di euro)
Ad agosto il debito pubblico aumenta a 2.962,5 miliardi di euro (il dato tiene conto della revisione della serie storica).
Il fabbisogno della pubblica amministrazione cumulato da inizio anno è negativo per 75 miliardi di euro, 8 in meno dello scorso mese, ma 9 in più del 2023, tutti attribuibili allo Stato centrale, mentre le pubbliche amministrazioni locali e gli enti previdenziali sono in avanzo per 1,5 miliardi.
La liquidità di tesoreria sale a 65 miliardi, 12 in più della scorta accantonata lo scorso anno.
Il Piano strutturale di bilancio ha fissato il target del debito pubblicoper il 2024 al 135,8% del Pil nominale, che corrispondono a circa 2.973 miliardi di euro (linea nera tratteggiata) e l’obiettivo sta per essere raggiunto.
Sulla base dei dati preliminari del fabbisogno dello Stato (-24 miliardi) e della gestione della liquidità (in calo di altrettanti miliardi) è possibile anticipare che a settembre 2024 il debito pubblico non dovrebbe registrare variazioni.
Nel mese di agosto la Banca d’Italia ha diminuito di oltre 5 miliardi di euro il portafoglio di titoli di stato, scendendo al 26,8% del totale. In ripresa i titoli posseduti da investitori esteri (29,3%, 727 miliardi), mentre si stabilizza la quota degli investitori privati italiani che è pari al 14,9% (370 miliardi).
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Luglio 2024
Debito delle amministrazioni pubbliche, conto tesoreria e pagamenti ai fondi salva-stati (milioni di euro e valori percentuali)
Andamento dello stock di debito pubblico e liquidità disponibile del Tesoro (milioni di euro)
A luglio il debito pubblico resta stabile poco sotto i 2.950 miliardi di euro.
Il fabbisogno della pubblica amministrazione cumulato da inizio anno è negativo per 84 miliardi di euro (2 in meno dello scorso mese), 14 in più del 2023, tutti attribuibili allo Stato centrale, mentre le pubbliche amministrazioni locali e gli enti previdenziali sono in lieve avanzo.
La liquidità di tesoreria si conferma a 45 miliardi, 23 in meno della scorta accantonata lo scorso anno.
Il Def ha fissato a 2.981 miliardi di euro il target del debito pubblico per il 2024 (linea nera tratteggiata).
Sulla base dei dati preliminari del fabbisogno dello Stato (+6,5 miliardi) e della gestione della liquidità (+19,8 miliardi) è possibile anticipare che ad agosto 2024 il debito pubblico arriva a sfiorare i 2.960 miliardi, un nuovo record.
Nel mese di luglio la Banca d’Italia ha diminuito di 5 miliardi di euro il portafoglio di titoli di stato, scendendo al 27,1% del totale. In ripresa i titoli posseduti da investitori esteri (29,3%, 724 miliardi), come pure la quota degli investitori privati italiani che torna a raggiungere il 15% (370 miliardi).
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Giugno 2024
Debito delle amministrazioni pubbliche, conto tesoreria e pagamenti ai fondi salva-stati (milioni di euro e valori percentuali)
Andamento dello stock di debito pubblico e liquidità disponibile del Tesoro (milioni di euro)
A giugno il debito pubblico ha sfiorato i 2.950 miliardi, 30 in più dello scorso mese, un record assoluto.
Una parte dell’aumento è dovuta all’accumulo di maggiore liquidità di tesoreria, che ha raggiunto 45 miliardi, 4 in più della scorta accantonata lo scorso anno.
Il fabbisogno della pubblica amministrazione è negativo per 87 miliardi di euro, invariato rispetto al 2023, tutti attribuibili allo Stato centrale, mentre le pubbliche amministrazioni locali e gli enti previdenziali sono in lieve avanzo.
Il Def ha fissato a 2.981 miliardi di euro il target del debito pubblico per il 2024 (linea nera tratteggiata).
Sulla base dei dati preliminari di luglio del fabbisogno dello Stato (+2,4 miliardi) e della gestione della liquidità (nessuna variazione) è possibile anticipare che a luglio 2024 il debito pubblico ha raggiunto l’ammontare di 2.945 miliardi, in leggera riduzione.
Nel mese di giugno la Banca d’Italia ha aumentato di 2,4 miliardi di euro il portafoglio di titoli di stato, ma è comunque scesa al 27,3% del totale. In ripresa i titoli posseduti da investitori esteri (29%, 707 miliardi), come pure la quota degli investitori privati italiani (14,9%, 363 miliardi).
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Maggio 2024
Debito delle amministrazioni pubbliche, conto tesoreria e pagamenti ai fondi salva-stati (milioni di euro e valori percentuali)
Andamento dello stock di debito pubblico e liquidità disponibile del Tesoro (milioni di euro)
A maggio il debito pubblico ha raggiunto il livello di 2.919 miliardi, 13 in più dello scorso mese.
Il fabbisogno della pubblica amministrazione è negativo per 72 miliardi di euro, invariato rispetto al 2023, tutti attribuibili allo Stato centrale, mentre le pubbliche amministrazioni locali e gli enti previdenziali sono in lieve avanzo.
Il livello della liquidità di tesoreria si mantiene intorno ai 32 miliardi, 4 miliardi in più della scorta accantonata lo scorso anno.
Il Def ha fissato a 2.981 miliardi di euro il target del debito pubblico per il 2024 (linea nera tratteggiata).
Sulla base dei dati preliminari di giugno del fabbisogno dello Stato (-13,4 miliardi) e della gestione della liquidità (+13,5 miliardi) è possibile anticipare che a giugno 2024 il debito pubblico ha raggiunto l’ammontare di 2.945 miliardi, un livello mai così alto.
Nel mese di maggio la Banca d’Italia ha ridotto di altri 5 miliardi di euro il portafoglio di titoli di stato, scendendo al 27,6% del totale. In ripresa i titoli posseduti da investitori esteri (28,9%, 700 miliardi), mentre resta stabile al 14,6% la quota degli investitori privati italiani (353 miliardi).
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Aprile 2024
Debito delle amministrazioni pubbliche, conto tesoreria e pagamenti ai fondi salva-stati (milioni di euro e valori percentuali)
Andamento dello stock di debito pubblico e liquidità disponibile del Tesoro (milioni di euro)
Ad aprile il debito pubblico ha raggiunto il livello di 2.906 miliardi, 11 in più dello scorso mese.
Il fabbisogno della pubblica amministrazione è negativo per 60,6 miliardi di euro, quasi 5 in più di aprile 2023, tutti attribuibili allo Stato centrale, mentre le pubbliche amministrazioni locali e gli enti previdenziali sono in sotanziale equilibrio.
Il livello della liquidità di tesoreria scende a 32 miliardi, molto meno dello scorso anno.
Il Def ha fissato a 2.981 miliardi di euro il target del debito pubblico per il 2024 (linea nera tratteggiata).
Sulla base dei dati preliminari di maggio del fabbisogno dello Stato (-12,7 miliardi) e della gestione della liquidità (invariata) è possibile anticipare che a maggio 2024 il debito pubblico dovrebbe toccare il nuovo record di 2.918 miliardi di euro.
Nel mese di aprile la Banca d’Italia ha ridotto di altri 1,5 miliardi di euro il portafoglio di titoli di stato, scendendo al 28% del totale. In ripresa i titoli posseduti da investitori esteri (28,7%, 695 miliardi) e la quota degli investitori privati italiani che sale al 14,6% (352 miliardi).
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Marzo 2024
Debito delle amministrazioni pubbliche, conto tesoreria e pagamenti ai fondi salva-stati (milioni di euro e valori percentuali)
Andamento dello stock di debito pubblico e liquidità disponibile del Tesoro (milioni di euro)
A marzo il debito pubblico è salito a 2.895 miliardi, 23 in più dello scorso mese.
Il fabbisogno della pubblica amministrazione è negativo per 44 miliardi di euro, quasi 2 in meno di marzo 2023, tutti attribuibili allo Stato centrale, mentre le pubbliche amministrazioni locali e gli enti previdenziali sono in sotanziale equilibrio.
Il livello della liquidità di tesoreria scende a 38 miliardi, ma è ben maggiore dello scorso anno.
Il Def ha fissato a 2.981 miliardi di euro il target del debito pubblico per il 2024 (linea nera tratteggiata).
Sulla base dei dati preliminari di aprile del fabbisogno dello Stato (-18 miliardi) e della gestione della liquidità (in riduzione di 6,5 miliardi) è possibile anticipare che ad aprile 2024 il debito pubblico ha superato per la prima volta il muro dei 2.900 miliardi di euro.
Nel mese di marzo la Banca d’Italia ha ridotto di altri 3 miliardi di euro il portafoglio di titoli di stato, scendendo al 28,1% del totale. In ripresa i titoli posseduti da investitori esteri (28,3%, 677miliardi) e la quota degli investitori privati italiani che sale al 13,9% (333,5 miliardi).
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Febbraio 2024
Debito delle amministrazioni pubbliche, conto tesoreria e pagamenti ai fondi salva-stati (milioni di euro e valori percentuali)
Andamento dello stock di debito pubblico e liquidità disponibile del Tesoro (milioni di euro)
A febbraio il debito pubblico è risalito a 2.872 miliardi, 23 in più dello scorso mese.
Il fabbisogno della pubblica amministrazione è negativo per 14 miliardi di euro, 2 in più di febbraio 2023, mentre il livello della liquidità di tesoreria risale a 43 miliardi.
Il Def ha fissato a 2.981 miliardi di euro il target del debito pubblico per il 2024 (linea nera tratteggiata).
Sulla base dei dati preliminari di marzo del fabbisogno dello Stato (-29 miliardi) e della gestione della liquidità (3 miliardi in meno) è possibile anticipare che a marzo 2024 il debito pubblico possa aver superato per la prima volta il muro dei 2.900 miliardi di euro.
Nel mese di febbraio la Banca d’Italia ha ridotto di 1,5 miliardi di euro il portafoglio di titoli di stato, fermandosi al 28,5% del totale. In ripresa i titoli posseduti da investitori esteri (27,7%, 656 miliardi), mentre sale ancora al 13,8% quella degli investitori privati italiani (326,5 miliardi).
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Gennaio 2024
Debito delle amministrazioni pubbliche, conto tesoreria e pagamenti ai fondi salva-stati (milioni di euro e valori percentuali)
Andamento dello stock di debito pubblico e liquidità disponibile del Tesoro (milioni di euro)
A gennaio il debito pubblico è sceso a 2.848,7 miliardi, 14 in meno dello scorso mese.
Il fabbisogno della pubblica amministrazione è negativo per quasi 3 miliardi di euro, un ammontare equivalente a quello di gennaio 2023.
Il livello della liquidità di tesoreria è sceso a 34 miliardi. Come già accaduto lo scorso anno, a inizio 2024 non si è provveduto alla ricostituzione delle scorte di liquidità, che consentono maggiori margini di manovra.
La Nota di aggiornamento dello scorso settembre ha fissato a 2.992 miliardi di euro il target del debito pubblico per il 2024 (linea nera tratteggiata).
Sulla base dei dati preliminari di febbraio del fabbisogno dello Stato (-16 miliardi) e della gestione della liquidità (7 miliardi in più) è possibile anticipare che a febbraio 2024 il debito pubblico crescerà a 2.871 miliardi di euro, il valore più alto di sempre.
Nel mese di gennaio la Banca d’Italia ha ridotto di oltre 5 miliardi di euro il portafoglio di titoli di stato, raggiungendo una quota del 28,9% del totale. Tornano a scendere i titoli posseduti da investitori esteri (27,4%, 653 miliardi), mentre sale ancora al 13,7% quella degli investitori privati italiani (325 miliardi).
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