(aggiornato il 11 marzo 2025)
Fonte: Istat
Quarto trimestre 2024

Contributi alla variazione del Pil per aggregato macroeconomico – 2023 e 2024 (valori percentuali)
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Contributi alla variazione del Pil per branca di produzione – 2023 e 2024 (valori percentuali)
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Pil in lieve aumento nel quarto trimestre 2024 (+0,1%), a conferma della non favorevole comgiuntura. La variazione annuale è di +0,5% (dati destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario), che diviene +0,7% per i 4 giorni lavorativi in più del 2024, al di sotto dell’obiettivo annuale di +1% fissato nel Piano strutturale di bilancio dello scorso settembre.
Il Pil nominale, quello che viene preso a riferimento per i rapporti fondamentali sui conti pubblici, è aumentato di 0,9% rispetto al trimestre precedente, ma è dovuto per lo più all’aumento del deflatore (+0,7%).
In entrambi i casi si parla di serie destagionalizzate e corrette per il numero di giornate lavorative.
La scomposizione della crescita tra gli aggregati macroeconomici, mostra un aumento soprattutto del contributo imputabile agli investimenti (+0,4%) e ai consumi (+0,1%), con la variazione delle scorte negativa (-0,4%), mentre la domanda estera netta quasi nulla, con un ‘aumento delle importazioni di poco superiore al calo delle esportazioni.
L’analisi per branca produttrice fa registrare un leggero calo dei Servizi (-0,04), con il settore del commercio, trasporti e alloggi invariato. Recupera
l’industria in senso stretto (+0,13%) e un contributo appena positivo è ancora ascrivibile alle costruzioni (+0,06%) mentre resta ininfluente l’agricoltura.
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Terzo trimestre 2024
Contributi alla variazione del Pil per aggregato macroeconomico – 2023 e 2024 (valori percentuali)
Contributi alla variazione del Pil per branca di produzione – 2023 e 2024 (valori percentuali)
Pil in frenata nel terzo trimestre 2024, a conferma della non favorevole comgiuntura. La variazione acquisita è di +0,5% e l’obiettivo annuale di +1% fissato nel Def e confermato nel Piano strutturale di bilancio dello scorso settembre appare irraggiungibile.
Il Pil nominale, quello che viene preso a riferimento per i rapporti fondamentali sui conti pubblici, è aumentato di 0,7% rispetto al trimestre precedente, ma è dovuto solo all’aumento del deflatore (+0,8%), mentre il Pil reale è rimasto invariato.
In entrambi i casi si parla di serie destagionalizzate e corrette per il numero di giornate lavorative.
La scomposizione della crescita tra gli aggregati macroeconomici, mostra un aumento soprattutto del contributo imputabile ai consumi (+0,8%) e alle scorte (+0,1%), con gli investimenti negativi (-0,3%), come anche la domanda estera netta che cede lo 0,6%, dovuto in parti uguali all’aumento delle importazioni e al calo delle esportazioni.
L’analisi per branca produttrice fa registrare una crescita moderata dei Servizi (+0,12), trainata dal settore del commercio, trasporti e alloggi (+0,29%). Un contributo appena positivo è ancora ascrivibile alle costruzioni (+0,02%) mentre scende l’industria in senso stretto (-0,17%), con l’agricoltura ininfluente.
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Secondo trimestre 2024
Contributi alla variazione del Pil per aggregato macroeconomico – 2023 e 2024 (valori percentuali)
Contributi alla variazione del Pil per branca di produzione – 2023 e 2024 (valori percentuali)
Nonostante il risultato positivo, l’aumento del Pil nel secondo trimestre 2024, mostra segnali poco incoraggianti. La variazione acquisita è di +0,6% e non è sicuramente compromesso l’obiettivo annuale di +1% fissato dal Def.
Desta però preoccupazione il calo del Pil nominale, quello che viene preso a riferimento per i rapporti fondamentali sui conti pubblici, che è sceso di -0,4% rispetto al trimestre precedente.
Il lieve aumento del Pil reale (+0,2%), è dovuto quindi solo alla diminuzione del deflatore che è sceso di mezzo punto percentuale, causato in particolare dalla riduzione di 2,1% dei prezzi dei beni e servizi acquistati dalla pubblica amministrazione e di 0,8% dell’acquisto di abitazioni.
In entrambi i casi si parla di serie destagionalizzate e corrette per il numero di giornate lavorative.
La scomposizione della crescita tra gli aggregati macroeconomici, mostra poi un aumento soprattutto del contributo imputabile alle scorte (+0,4%), con gli investimenti appena positivi (+0,1%), i consumi invariati e la domanda estera netta che cede lo 0,3%, con le esportazioni in forte calo (-0,5%).
L’analisi per branca produttrice evidenzia una crescita in prevalenza dovuta ai Servizi (+0,3), tra cui il settore del commercio, trasporti e alloggi (+0,1%) e le attività immobiliari (+0,1%). Un contributo appena positivo è ancora ascrivibile alle costruzioni (+0,03%) mentre scende l’industria in senso stretto (-0,13%), come in lieve calo è anche l’agricoltura (-0,03%).
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Primo trimestre 2024
Contributi alla variazione del Pil per aggregato macroeconomico – 2023 e 2024 (valori percentuali)
Contributi alla variazione del Pil per branca di produzione – 2023 e 2024 (valori percentuali)
Buon avvio di anno per il Pil che nel primo trimestre 2024 è cresciuto di 0,3%, con una variazione acquisita già di +0,6%, a fronte di un obiettivo annuale di +1% fissato dal Def.
Il Pil nominale, quello che viene preso a riferimento per i rapporti fondamentali sui conti pubblici, è aumentato di +1%, con il deflatore in rallentamento a +0,7%.
In entrambi i casi si parla di serie destagionalizzate e corrette per il numero di giornate lavorative.
La scomposizione della crescita tra gli aggregati macroeconomici, mostra un aumento dei consumi privati (+0,2%), degli investimenti (+0,2%), ma soprattutto della domanda estera netta (+0,7%), imputabile a un calo delle importazioni maggiore dell’aumento delle esportazioni. Il contributo dovuto alle scorte è negativo (-0,7%).
L’analisi per branca produttrice evidenzia una crescita in prevalenza imputabile ai Servizi (+0,2), tra cui le attività finanziarie e assicurative (+0,1%) e le altre attività (+0,1%), mentre è in lieve calo il settore del commercio, trasporti e alloggi. Un contributo positivo è ancora ascrivibile alle costruzioni (+0,15%) mentre scende l’industria in senso stretto (-0,06%). Poco sopra lo zero anche l’agricoltura (+0,06%).
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Conti nazionali trimestrali 2023
Conti nazionali trimestrali 2022
Conti nazionali trimestrali 2021
Conti nazionali trimestrali 2020
Conti nazionali trimestrali 2019
Conti nazionali trimestrali 2018
Conti nazionali trimestrali 2017
Conti nazionali trimestrali 2016