Le scuole italiane sono a trasparenza zero

di Franco Mostacci
pubblicato sul Foglietto della Ricerca

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L’ambito soggettivo di applicazione della legge 190/2012 sulla prevenzione della corruzione e del d.lgs 33/2013 sulla trasparenza e l’integrità delle pubbliche amministrazioni include anche gli istituti e le scuole di ogni ordine e grado.

Però, salvo qualche ‘mosca bianca’, nessun istituto scolastico ha predisposto sul proprio sito internet la sezione “Amministrazione trasparente”, dove andrebbero raccolte tutte le informazioni per le quali sussiste l’obbligo di pubblicazione.

Il motivo di tale omissione è da ricercarsi nella nota 276 del 29 gennaio 2014, emanata dal Miur con cui, “considerata la specificità del settore della scuola”, il Ministero annuncia di aver formulato un quesito al Ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione e all’Anac per “individuare misure opportune di adattamento della normativa alla complessa realtà delle istituzioni scolastiche”.

Nelle more della risposta, il Miur invita gli uffici scolastici regionali  ad “astenersi dall’adottare qualsiasi indicazione alle istituzioni scolastiche relativamente alle tematiche della trasparenza e dell’anticorruzione e di sospendere le iniziative eventualmente già avviate in merito”.

Tutti fermi, quindi, in attesa che i destinatari del quesito predispongano un apposito atto aggiuntivo al Piano Nazionale Anticorruzione.

L’anno scolastico è nuovamente iniziato ma né la Funzione Pubblica del Ministro Madìa, né l’Anac da alcuni mesi guidata dall’ex magistrato Raffaele Cantone, hanno battuto un colpo e le scuole restano ancora senza trasparenza e senza piano per la prevenzione della corruzione.

Un genitore o un qualsiasi cittadino che volesse saperne di più sulle modalità di gestione, anche amministrativa, degli istituti scolastici, devono farsene una ragione: negli istituti scolastici – con tanto di autorizzazione ministeriale – la trasparenza può attendere!