I bilanci dei Comuni a confronto – Rendiconto 2016

di Franco Mostacci
Il rapporto completo con tavole e grafici (formato .pdf)

centocitta

Nel 2016, il disavanzo complessivo dei grandi Comuni ha raggiunto i 4 miliardi di euro (+40% rispetto al 2015), di cui 1,9 miliardi solo a Napoli;  i debiti da finanziamento hanno superato i 15 miliardi (+9,3%). In calo del 3,6% il patrimonio netto.

Quadro d’insieme dei bilanci comunali – Rendiconto 2016 (valori in euro)
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(a) I dati dello Stato patrimoniale passivo sono riferiti al rendiconto 2015

Su ogni residente dei maggiori Comuni italiani (neonati inclusi) grava mediamente un debito di 1.604 euro nei confronti dell’amministrazione locale. L’indebitamento pro-capite è maggiore a Torino (4.082 euro), Milano (3.158 euro), Napoli (2.732 euro), Roma (2.171 euro) e Genova (2.010 euro).

10.4  – Indebitamento procapite(a)valori in euro
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(a) Debito di finanziamento al 31 dicembre / popolazione residente
(b) Valore medio pesato per la popolazione di ciascun Comune
(c)
Al debito della gestione ordinaria sono stati aggiunti i 5,018 miliardi della quota capitale del debito commissariale

Il ritardo medio nel pagamento delle fatture commerciali è di 34 giorni (oltre il tetto massimo dei 30 previsti per legge), ma a Napoli i fornitori devono attendere 158 giorni, a Catania 129 e a Roma 58.

Indicatore annuale di tempestività dei pagamenti(a)giorni
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(a) Giorni effettivi intercorrenti tra la data di scadenza della fattura o richiesta equivalente di pagamento e la data di pagamento ai fornitori moltiplicata per l’importo dovuto, rapportata alla somma degli importi pagati nel periodo di riferimento

La percentuale di riscossione delle entrate di natura tributaria, contributiva e perequativa (Titolo 1) è pari al 61% del valore accertato.

La capacità di pagamento degli impegni di spesa per diritti sociali, politiche sociali e famiglia (Missione 12) è il 69%, con Napoli ferma al 30%.

L’incidenza della spesa complessiva per istruzione e diritto allo studio (Missione 4); sviluppo sostenibile, tutela del territorio e dell’ambiente (Missione 9); trasporti e diritto alla mobilità (Missione 10); diritti sociali, politiche sociali e famiglia (Missione 12) sul totale degli impegni di spesa (al netto delle partite di giro) non raggiunge il 50%.

Ogni dipendente comunale costa mediamente 388 euro per cittadino, ma a Milano diventano 478.

Gli investimenti complessivi pro capite sono stati di 155 euro, anche se a Venezia hanno raggiunto i 412 euro.

Graduatoria dei punteggi standardizzati del Piano degli indicatori, per Comune – Rendiconto 2016
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L’indicatore sintetico della capacità di amministrazione, ricavato analizzando il Rendiconto dell’esercizio finanziario 2016, vede al primo posto Padova (9,8 punti), seguita da Bologna (7,8 punti) e Firenze (6,3 punti). Bari è l’unica città del sud con un punteggio positivo.

La città peggiore per capacità amministrativa è Catania (-12,7 punti), con a ridosso Napoli (-11,1 punti) e Torino (-9,4), unica del nord con punteggio negativo. Critica la situazione anche a Roma (-4,9 punti) e Palermo (-4,8 punti).