Conti nazionali trimestrali

(aggiornato il 2 settembre 2024)

Fonte: Istat

Secondo trimestre 2024

Contributi alla variazione del Pil per aggregato macroeconomico – 2023 e 2024 (valori percentuali)
2024T2_Pil_f1

Contributi alla variazione del Pil per branca di produzione – 2023 e 2024 (valori percentuali)
2024T2_Pil_f2

Nonostante il risultato positivo, l’aumento del Pil nel secondo trimestre 2024, mostra segnali poco incoraggianti. La variazione acquisita è di +0,6% e non è sicuramente compromesso l’obiettivo annuale di +1% fissato dal Def.

Desta però preoccupazione il calo del Pil nominale, quello che viene preso a riferimento per i rapporti fondamentali sui conti pubblici, che è sceso di -0,4% rispetto al trimestre precedente.

Il lieve aumento del Pil reale (+0,2%), è dovuto quindi solo alla diminuzione del deflatore che è sceso di mezzo punto percentuale, causato in particolare dalla riduzione di 2,1% dei prezzi dei beni e servizi acquistati dalla pubblica amministrazione e di 0,8% dell’acquisto di abitazioni.

In entrambi i casi si parla di serie destagionalizzate e corrette per il numero di giornate lavorative.

La scomposizione della crescita tra gli aggregati macroeconomici, mostra poi un aumento soprattutto del contributo imputabile alle scorte (+0,4%), con gli investimenti appena positivi (+0,1%), i consumi invariati e la domanda estera netta che cede lo 0,3%, con le esportazioni in forte calo (-0,5%). 

L’analisi per branca produttrice evidenzia una crescita in prevalenza dovuta ai Servizi (+0,3), tra cui il settore del commercio, trasporti e alloggi (+0,1%) e le attività immobiliari (+0,1%). Un contributo appena positivo è ancora ascrivibile alle costruzioni (+0,03%) mentre scende l’industria in senso stretto (-0,13%), come in lieve calo è anche l’agricoltura (-0,03%).

###################################################

Primo trimestre 2024

Contributi alla variazione del Pil per aggregato macroeconomico – 2023 e 2024 (valori percentuali)
2024T1_Pil_f1

Contributi alla variazione del Pil per branca di produzione – 2023 e 2024 (valori percentuali)
2024T1_Pil_f2

Buon avvio di anno per il Pil che nel primo trimestre 2024 è cresciuto di 0,3%, con una variazione acquisita già di +0,6%, a fronte di un obiettivo annuale di +1% fissato dal Def.

Il Pil nominale, quello che viene preso a riferimento per i rapporti fondamentali sui conti pubblici, è aumentato di +1%, con il deflatore in rallentamento a +0,7%.

In entrambi i casi si parla di serie destagionalizzate e corrette per il numero di giornate lavorative.

La scomposizione della crescita tra gli aggregati macroeconomici, mostra un aumento dei consumi privati (+0,2%), degli investimenti (+0,2%), ma soprattutto della domanda estera netta (+0,7%), imputabile a un calo delle importazioni maggiore dell’aumento delle esportazioni.  Il contributo dovuto alle scorte è negativo (-0,7%).

L’analisi per branca produttrice evidenzia una crescita in prevalenza imputabile ai Servizi (+0,2), tra cui le attività finanziarie e assicurative (+0,1%) e le altre attività (+0,1%), mentre è in lieve calo il settore del commercio, trasporti e alloggi. Un contributo positivo è ancora ascrivibile alle costruzioni (+0,15%) mentre scende l’industria in senso stretto (-0,06%). Poco sopra lo zero anche l’agricoltura (+0,06%).

###################################################

Quarto trimestre 2023

Contributi alla variazione del Pil per aggregato macroeconomico – 2022 e 2023 (valori percentuali)
2023T4_Pilf1

Contributi alla variazione del Pil per branca di produzione – 2022 e 2023 (valori percentuali)
2023T4_Pilf2

Nel quarto trimestre 2023 il Pil è salito di 0,2%, confermando la variazione stimata con la stima flash.

Il Pil nominale, quello che viene preso a riferimento per i rapporti fondamentali sui conti pubblici, è aumentato di 0,7%, con un deflatore in crescita di +0,5%.

In entrambi i casi si parla di serie destagionalizzate e corrette per il numero di giornate lavorative, che nel 2023 sono state 298, 2 in meno dell’anno precedente.

La scomposizione della crescita tra gli aggregati macroeconomici, mostra un calo dei consumi privati (-0,7%), compensato da una crescita degli investimenti (+0,5%) e della domanda estera netta (+0,3%), imputabile a un deciso aumento delle esportazioni. Invariate le scorte.

L’analisi per branca produttrice evidenzia una crescita delle sole costruzioni (+0,23%), mentre è nullo l’apporto dell’agricoltura e dell’industria in senso stretto. Leggermente in negativo i servizi e in particolare commercio, trasporto, alloggio, ristorazione (-0,08%).

###################################################

Terzo trimestre 2023

Contributi alla variazione del Pil per aggregato macroeconomico – 2022 e 2023 (valori percentuali)
2023T3_Pilf1

Contributi alla variazione del Pil per branca di produzione – 2022 e 2023 (valori percentuali)
2023T3_Pilf2

Nel terzo trimestre 2023 il Pil è risalito di 0,1%, con una revisione al rialzo di un punto decimale rispetto alla stima flash (nessuna variazione).

Il Pil nominale, quello che viene preso a riferimento per i rapporti fondamentali sui conti pubblici, è aumentato di 0,9%, con un deflatore in crescita di +0,8%.

In entrambi i casi si parla di serie destagionalizzate e corrette per il numero di giornate lavorative.

La scomposizione della crescita tra gli aggregati macroeconomici, mostra un aumento dei consumi privati (+0,4%) e della domanda estera netta (+0,9%), imputabile a un calo delle importazioni e a un leggero aumento delle esportazioni, con gli investimenti invariati. A ridursi sono invece le scorte (-1,2%).

L’analisi per branca produttrice evidenzia una lieve crescita sia dell’Industria, da suddividere in parti uguali tra industria in senso stretto e costruzioni, sia dei Servizi. Nullo l’apporto dell’agricoltura.

###################################################

Secondo trimestre 2023

Contributi alla variazione del Pil per aggregato macroeconomico – 2022 e 2023 (valori percentuali)
2023T2_Pilf1

Contributi alla variazione del Pil per branca di produzione – 2022 e 2023 (valori percentuali)
2023T2_Pilf2

Nel secondo trimestre 2023 il Pil è diminuito di 0,4%, con una revisione al ribasso di un punto decimale rispetto alla stima flash (-0,3%).

Il Pil nominale, quello che viene preso a riferimento per i rapporti fondamentali sui conti pubblici, è diminuito anch’esso di 0,4%, con un deflatore nullo.

In entrambi i casi si parla di serie destagionalizzate e corrette per il numero di giornate lavorative.

La scomposizione della crescita tra gli aggregati macroeconomici, mostra una tenuta dei consumi privati, un calo di quelli pubblici (-0,3%) e degli investimenti (-0,4%), mentre è invariata la domanda estera netta (-0,2%), imputabile a un calo in uguale misura delle esportazioni e delle importazioni. Positivo solo il contributo dovuto alle scorte (+0,3%).

L’analisi per branca produttrice evidenzia una contrazione imputabile soprattutto all’Industria (-0,3%), da suddividere in parti uguali tra industria in senso stretto e costruzioni. In calo anche i Servizi (-0,1%), tra cui le attività professionali e di supporto (-0,11%) e commercio, trasporto, alloggio (-0,08%). Nullo l’apporto dell’agricoltura.

###################################################

Primo trimestre 2023

Contributi alla variazione del Pil per aggregato macroeconomico – 2022 e 2023 (valori percentuali)
2023T1_Pilf1

Contributi alla variazione del Pil per branca di produzione – 2022 e 2023 (valori percentuali)
2023T1_Pilf2

Nel primo trimestre 2023 il Pil è cresciuto di 0,6%, con una revisione al rialzo di un punto decimale rispetto alla stima flash (+0,5%).

Il Pil nominale, quello che viene preso a riferimento per i rapporti fondamentali sui conti pubblici, è aumentato di 2,3%, con il deflatore ancora in aumento (+1,7%).

In entrambi i casi si parla di serie destagionalizzate e corrette per il numero di giornate lavorative.

La scomposizione della crescita tra gli aggregati macroeconomici, mostra un aumento dei consumi (+0,5%) sia privati (+0,3%) che pubblici (+0,2%) e degli investimenti (+0,2%), mentre scende la domanda estera netta (-0,2%), imputabile a un calo delle esportazioni maggiore di quello delle importazioni. Nullo il contributo dovuto alle scorte.

L’analisi per branca produttrice evidenzia una crescita quasi esclusivamente imputabile ai Servizi (+0,5%), tra cui le attività immobiliari (+0,3%), quelle professionali e di supporto (+0,28%) e le altre attività (+0,19%), mentre diminuiscono quelle finanziarie e assicurative (-0,12%) e la pubblica amministrazione (-0,10%). Un contributo appena positivo è ancora ascrivibile alle costruzioni (+0,07%) mentre scende l’industria in senso stretto (-0,03%). Nullo l’apporto dell’agricoltura.

###################################################

Conti nazionali trimestrali 2022

Conti nazionali trimestrali 2021

Conti nazionali trimestrali 2020

Conti nazionali trimestrali 2019

Conti nazionali trimestrali 2018

Conti nazionali trimestrali 2017

Conti nazionali trimestrali 2016

 

Un blog per informare