di Franco Mostacci e Rocco Tritto
pubblicato sul Foglietto della Ricerca
Con il visto di conformità apposto lo scorso 20 gennaio al Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dalla Corte dei conti, è partita la mega operazione immobiliare per la messa a reddito del tesoretto Inail.
L’Istituto Nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro ha disponibilità liquide per oltre 22 miliardi di euro presso la Tesoreria Centrale (bilancio consuntivo 2013) e un portafoglio che prevede quasi 8 miliardi di entrate all’anno per premi assicurativi a fronte di 6,2 miliardi di uscite per prestazioni economiche.
Il Governo, con la legge di stabilità 2015, ha pensato di utilizzare questa enorme massa di liquidità (quasi 1,5 punti di Pil) per finanziare un piano triennale di investimenti, riservato alle amministrazioni pubbliche che non si sono trovate in situazione di dissesto finanziario negli ultimi dieci anni, finalizzato alla realizzazione di nuove costruzioni o all’acquisizione di immobili nuovi o da ristrutturare, destinati a strutture sanitarie e assistenziali; strutture scolastiche; uffici pubblici; residenze universitarie o altre tipologie di immobili con finalità sociali.
La realizzazione delle opere, che sarà effettuata secondo le procedure a evidenza pubblica previste dal codice degli appalti, sarà gestita direttamente dall’Inail, che ne acquisirà la proprietà, mentre l’amministrazione interessata verserà un canone di locazione pari al 3% del costo complessivo sostenuto.
Al piano di investimenti triennale, cui si poteva aderire entro il 15 settembre scorso, sono stati ammessi 201 progetti, per un ammontare totale di quasi 1,8 miliardi di euro.
L’importo più rilevante è stato richiesto dall’azienda ospedaliera “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria, 180 milioni di euro per la costruzione di strutture assistenziali e sanitarie, nonché di uffici pubblici.
Ammonta a 125 milioni di euro, invece, l’importo richiesto dall’Istat – unico ente di rilevanza nazionale ad accedere ai finanziamenti Inail – per la realizzazione di una sede unica sul terreno di sua proprietà, sito nel quartiere romano di Pietralata, una vicenda che si trascina da anni e di cui si è occupato a più riprese Il Foglietto della Ricerca.
Di poco inferiore ai 100 milioni di euro è l’ìmporto che occorrerebbe al Comune di Palermo per la costruzione di immobili con finalità sociali. Per lo stesso scopo il Comitato Italiano Paralimpico, la cui attuale sede è in via Flaminia Nuova a Roma, ha richiesto 26 milioni di euro.
Tra le regioni, il primato spetta alla Calabria (317 milioni di euro). Più staccate la Sicilia (225 milioni, di cui quasi 160 nel solo comune di Palermo), il Lazio (213 milioni) e l’Emilia Romagna (185 milioni).
Sono 167 le richieste effettuate dai Comuni, anche di piccole dimensioni e sparsi in tutta Italia, per un importo complessivo superiore al miliardo di euro.
Una fetta consistente di finanziamenti riguarda l’edilizia scolastica (636 milioni di euro, il 36% del totale), mentre poco più di 500 milioni (28%) sono relativi a strutture sanitarie e assistenziali. Colpisce il fatto che, nessun ente o ateneo abbia avanzato progetti per la costruzione di residenze universitarie, forse per non turbare il fiorente mercato degli affitti in nero, al quale sono spesso costretti a rivolgersi gli studenti fuori sede.
Ben 201 progetti, sono quindi pronti a partire grazie al finanziamento dell’Inail, che convertirà in patrimonio immobiliare parte delle sue disponibilità liquide.
Un’iniziativa che, se da un lato rappresenta un’opportunità di sviluppo per il sistema Paese, dall’altro, per l’entità delle cifre in ballo, non appare priva di rischi di corruzione, di cui dovrà necessariamente farsi carico l’Anac, con un’attività di monitoraggio preventivo, memore delle esperienze passate.
Non vorremmo che il piano triennale di investimenti dell’Inail, a cose fatte, si concluda con un rimpianto: quello di non aver previsto tra le varie tipologie anche l’edilizia carceraria.
Progetti valutabili nell’ambito dei piani triennali di investimento dell’Inail, per regione (migliaia euro)
Progetti valutabili nell’ambito dei piani triennali di investimento dell’Inail, per tipologia (composizione percentuale)